Grazie alla sua opera di informazione, nonché di sputtanamento e di spernacchiamento nei confronti dei politici indegni della loro carica, mai come di questi tempi questi ultimi hanno avuto modo di sentire il fiato sul collo degli italiani delusi dal loro comportamento.
Secondo Grillo, molti pensano che l'Italia sia una pentola a pressione pronta ad esplodere a causa della (cattiva) politica e che la rivolta degli ultras dell'11 Novembre scorso sia un piccolo sbuffo di vapore uscito dalla pentola.
Si prospettano inoltre scenari apocalittici per il futuro.Come conferma di questa teoria viene riportata la lettera di un certo Cristian, dove si dice che gli assalti da parte di ultras inferociti a Coni, Rai e Polizia avvenuti la notte dell'11 Novembre altro non erano che lo sfogo di gente impaurita e stressata perché a causa del "sistema" (che sbrigativamente definisce queste persone "terroristi") non riesce ad arrivare a fine mese.
Si afferma pure che per fortuna Beppe Grillo non è Bin Laden (!), altrimenti ci sarebbe la rivoluzione.
Il finale ("ma se questi terroristi prendessero il potere un giorno...") proprio non l'ho capito, se qualcuno c’è riuscito me lo spieghi...
Insomma, stando alla lettera di Cristian, gli ultras spaccatutto non sono dei semplici delinquenti bensì l'avanguardia della rivoluzione che salverà l'Italia da questa classe politica indegna.
Ciò di cui in Italia c’è carenza, invece, è un’informazione non condizionata dai vari partiti, e qui secondo me Beppe Grillo chiudeva, almeno in parte, una falla.
E Travaglio, Di Pietro, Bergonzoni, Ligabue, Salvatore Borsellino ed altri, il cui contributo spesso è apparso in primo piano nel blog di Grillo, che ne pensano di questa teoria?
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